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Incidente in itinere: cosa fare quando accade nel tragitto tra casa e lavoro

20 marzo 2025 | 5 min
Immagine copertina per undefinedImmagine fornita da unsplash.com
L'incidente in itinere è un evento complesso che coinvolge non solo il lavoratore, ma anche il datore di lavoro e l'INAIL. Conoscere i propri diritti e le procedure è fondamentale per ottenere il giusto risarcimento.

Quando l’incidente stradale avviene lungo il tragitto che porta da casa al luogo di lavoro o viceversa, si tratta del cosiddetto incidente in itinere. In questo tipo di incidenti entra in gioco anche l’INAIL, che avrà il doppio ruolo di risarcire sia il datore di lavoro che il lavoratore che ha subito il sinistro.

Anche il datore di lavoro subisce un danno, in quanto, ad esempio, dovrà corrispondere lo stipendio al dipendente nel periodo in cui non potrà lavorare. In tal caso, subentrerà l’INAIL.

La posizione del danneggiato

La pratica di risarcimento sarà più complessa rispetto a quelle tradizionali perché, oltre a tutte le attività da svolgere per ottenere il risarcimento dalla compagnia di assicurazione, il danneggiato dovrà sottoporsi a una o più visite presso i medici designati dall’INAIL. Questi valuteranno il caso, indicheranno gli accertamenti e gli esami da fare e prescriveranno un periodo di convalescenza e riposo, dopo il quale il lavoratore dovrà riprendere il lavoro.

Gli stessi medici dell’INAIL determineranno se vi siano postumi permanenti e se questi diano diritto a risarcimenti da parte dell’Ente di previdenza.

Risarcimenti previsti dall’INAIL

Spese e cure mediche

L’INAIL copre le spese per le visite mediche e le terapie che essa prescrive.

Invalidità permanente

Se l'incidente provoca una riduzione permanente della capacità lavorativa (ad esempio, lesioni che risultano in menomazioni fisiche o funzionali), l’INAIL eroga un’indennità per danno biologico e può fornire una rendita vitalizia in base al grado di invalidità. Le indennità sono previste solo se i postumi permanenti superano il 6%.

La parte non coperta dall’INAIL può essere richiesta alla compagnia assicurativa del responsabile. Questi sono i cosiddetti danni differenziali, ovvero i danni superiori a quelli risarciti dall’INAIL.

Poiché la maggior parte degli incidenti in itinere comporta postumi permanenti inferiori al 6%, è fondamentale aprire sin da subito anche la pratica di risarcimento nei confronti della compagnia assicurativa del responsabile.

Danni e spese non coperti dall’INAIL

Invalidità temporanea

Il danno biologico correlato all’invalidità temporanea non viene risarcito dall’INAIL. Per tale tipo di risarcimento è necessario rivolgersi all’assicurazione del responsabile. Il danneggiato ha diritto a un’indennità giornaliera che deve essergli pagata dal responsabile.

Altre spese non coperte dall’INAIL

Molti altri danni e spese non sono risarciti o rimborsati dall’INAIL. I principali sono:

  1. Spese per familiari o assistenti durante la degenza;
  2. Spese di trasporto verso strutture sanitarie;
  3. Eventuali ulteriori accertamenti richiesti dal danneggiato per maggiore sicurezza rispetto a quelli previsti dal medico dell’INAIL;
  4. Spese per le visite medico-legali;
  5. Danni riportati a indumenti o beni personali come occhiali, orologi, personal computer e altri oggetti coinvolti nel sinistro.

Rimborso delle spese per assistenza legale

Tutte le spese legali devono essere richieste all’assicurazione del responsabile e verranno risarcite se rispettano i parametri previsti dalla normativa in materia di quantificazione delle spese legali.

Conclusioni

Come si può vedere, molti tipi di danno non rientrano nei casi risarciti dall’INAIL. Per questo motivo è necessario rivolgersi a un professionista che possa richiedere il relativo risarcimento alla compagnia assicurativa del responsabile.

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